Un vaccino aggiornato contro tutte le varianti e le sottovarianti del Covid. Potrebbe arrivare il prossimo autunno, a partire da settembre. E secondo Giorgio Palù, presidente dell'Aifa, non appena un siero del genere sarà approvato potrà essere somministrato, potenzialmente a tutti. "Dobbiamo avere fiducia nei vaccini attuali contro il Covid – spiega il virologo- che proteggono ancora molto bene verso la malattia grave, e sperare nella ricerca affinché produca per l'autunno dosi aggiornate e farmaci sempre più efficaci". Palù sottolinea poi che "l'Ema ha ricordato che per l'intera popolazione bisogna puntare su questi vaccini aggiornati alle varianti e sottovarianti circolanti, oltre a cercare nel lungo periodo un vaccino polivalente contro tutti i coronavirus". Ad oggi, infatti, anche la quarta dose, per chi è prevista, viene fatta con i vaccini il cui via libera è arrivato lo scorso anno: quelli preparati con il coronavirus originario di Wuhan. Le fiale in uso sono molto efficaci nel prevenire la malattia grave, ma proteggono poco dal contagio con la variante Omicron. Nessuna delle grandi aziende farmaceutiche ha poi messo appunto ancora una versione aggiornata del vaccino. Al momento i prodotti in uso in Europa sono quelli di Pfizer, Moderna e Novavax. AstraZeneca e Johnson&Johnson sono stati invece abbandonati. Pfizer e Moderna hanno iniziato le sperimentazioni sugli uomini lo scorso gennaio. Ora, quindi, l'Ema aspetta i dati di sicurezza ed efficacia tra aprile e giugno. E solo in quel momento si capirà se varrà la pena di mettere in produzione un nuovo vaccino o converrà mantenere quello di oggi. Secondo Marco Cavaleri, responsabile dell'Agenzia europea per i medicinali, una prima possibile approvazione potrebbe arrivare in estate.
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