STOP ALLA MOBILITÀ ANCHE ALL'INTERNO DEL PROPRIO COMUNE SALVO PER LAVORO, SALUTE O NECESSITÀ. In vigore le misure di contenimento epidemiologico stabilite dalle ordinanze ministeriale e regionale. Chiusi piazze, parchi e lungomare. Sospesi parrucchieri e centri estetici, riaprono i mercati alimentari. In attività solo i negozi per le prime necessità. A Pasqua dal 3 al 5 aprile zona rossa nazionale. Ecco le nuove limitazioni e il calendario
La Campania è zona rossa fino al 5 aprile. L’ordinanza ministeriale dell’8 marzo (in vigore fino al 21) confermata per 15 giorni il 19 marzo resta in vigore fino al 5 aprile, anche se il monitoraggio ha registrato un miglioramento rispetto alle scorse settimane. Venerdì 2 aprile si valuterà il possibile passaggio nella fascia arancione se la discesa dei contagi si accentuerà. Per ora si applica la Ordinanza Ministeriale del 19 marzo 2021. Resta il massimo rischio epidemiologico, tuttora in corso anche su gran parte del territorio nazionale. Da lunedì 29 marzo sono rosse con la Campania anche: Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Emilia Romagna, Trento, Puglia e Provincia di Trento. Si aggiungono Calabria, Toscana e Val d’Aosta. Il resto delle regioni è arancione. Il decreto-legge del 12 marzo con le nuove misure urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del COVID-19 applica le disposizioni della zona arancione anche alle regioni in fascia gialla. La stretta nazionale si rafforza alla luce dei dati epidemiologici, che fotografano una circolazione sostenuta del Covid e delle sue varianti, soprattutto quella inglese. Nei giorni di Pasqua, il 3, 4 e 5 aprile, tutta l’Italia sarà in zona rossa per effetto del Decreto-legge del 12 marzo 2021. Nel frattempo, in Campania fino al 5 aprile vige l’obbligo di restare a casa, salvo per motivi di lavoro, salute o necessità che vanno autocertificati. Se non si dispone di un modello lo forniranno al momento del controllo le forze dell’ordine. Con la zona rossa, fino al 5 aprile l’ordinanza regionale n.10 del 21 marzo stabilisce anche la chiusura di piazze, parchi e giardini pubblici, oltre al lungomare, salvo tra le 7,30 e le 8,30. È sospesa l’attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado (comprese le scuole dell’infanzia ed elementari), con le prime riaperture (degli asili alla primaria fino alla prima media) dal 6 aprile. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Chiusi parrucchieri, barbieri e centri estetici.
fonte articolo: https://www.nuovairpinia.it/