Scuole chiuse e Natale sempre più in bilico
Si è concluso il discorso del Venerdì del governatore della Campania Vincenzo De Luca. Un appuntamento settimanale che potrebbe essere paragonato ad una stand up comedy che, però, sembra non faccia più ridere. Chi di questa fiction non ha perso alcuna puntata, avrà sicuramente notato anche nell’episodio andato in onda oggi, una serie di strumenti narrativi ormai riconoscibili. Abbiamo il miracolo – questa settimana triplo – lo sciacallaggio mediatico e le freddure di bagaliniana memoria (zona rosé, con tanto di canzoncina, e vari epiteti poco eleganti riservati a questo o a quell’altro politico). Ancora una volta la colpa ricade sui giornalisti che non smetterebbero di strumentalizzare la situazione a danno della Campania: dalle manifestazioni dei genitori sotto il Palazzo della Regione alle fila di macchine fuori dagli ospedali. Addirittura, nonostante sia stato lui a chiedere medici per la sua regione, i media avrebbero sbagliato a far passare il messaggio. Nonostante sia stata data visibilità nazionale ad una sua richiesta, permettendo alla Campania oggi di poter contare su quasi 160 medici in più, il messaggio che è passato, secondo il governatore, è stato quello di un dramma che in realtà non c’è.
LE SCUOLE ED IL NATALE
Ma passiamo alla sostanza: le scuole, con ogni probabilità non riapriranno il 24 Novembre. Ricordiamo che nell’ordinanza che ne disciplinava la riapertura, il tutto era subordinato al monitoraggio della curva epidemiologica. Pare, dunque, che ancora non ci siano le condizioni più favorevoli alla riapertura degli istituti scolastici. Per quanto riguarda le festività natalizie, poi, non è ancora stato deciso nulla di concreto. Ma la situazione sembra essere tristemente chiara. Se ci fosse un “tana libera tutti” per Natale così come lo si è avuto per le vacanze estive, a Gennaio ne dovremmo pagare le conseguenze – in termini di decessi e di contagi – proprio come le stiamo pagando ora.
fonte articolo: https://www.corrierece.it/